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Appunti di Cooperazione Internazionale

DUAL ECO PROJECT – La cooperazione internazionale è anche formazione professionale

Nel settembre del 2020 ho avuto la fortuna e l’opportunità di poter iniziare un’esperienza lavorativa all’interno di un ente del terzo settore che in tutto il mondo si occupa di formazione professionale; Fondazione ENGIM. In Italia è presente in sei regioni, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Sicilia e appunto Lombardia, le cui uniche sedi sono a Bergamo, precisamente a Valbrembo e a Brembate di Sopra.

ENGIM LOMBARDIA accoglie tutti quei ragazzi che vogliono imparare a fare un lavoro, con una attenzione speciale per i ragazzi con fragilità. Sono attivi diversi percorsi formativi che consegnano ai ragazzi e alle ragazze, numerose opportunità di poter continuare la propria carriera scolastica e di specializzazione attraverso percorsi di IeFP, IFTS e ITS o di poter accedere, già dopo la qualifica, al mondo del lavoro. ENGIM ha inoltre diversi rapporti anche con la commissione europea soprattutto in materia di formazione professionale che garantisce la possibilità di poter accedere a progetti di cooperazione internazionale in quello stesso settore.

Quello che vi voglio raccontare oggi è legato al tema della cooperazione internazionale. Da settembre 2020 sto seguendo, insieme ad altri colleghi del mondo ENGIM, un progetto di scambio di buone prassi di formazione professionale in Europa.

Il progetto si chiama DUAL ECO e ha l’obiettivo di condividere e mettere a confronto con quattro partner europei (Italia, Germania, Paesi Baschi, Irlanda del Nord) l’operatività e la costruzione di ecosistemi formativi che possano garantire una qualità sempre più alta e sempre più al passo con i tempi di formazione professionale, che dia effettivamente l’opportunità agli studenti di potersi inserire con competenze di qualità all’interno del mercato del lavoro.

Bergamo, Brema, Durango e Belfast da quasi due anni stanno lavorando insieme per potersi confrontare ed esportare all’interno dei propri eco-sistemi formativi alcune “buone prassi” degli altri paesi partner per poter implementare e/o migliorare la propria offerta sui territori

Che cosa sono gli Ecosistemi formativi? Sono sostanzialmente reti di relazioni e collaborazioni tra diversi soggetti e agenti del territorio che hanno a che fare con il mondo del lavoro e con quello della formazione professionale e che decidono di lavorare insieme per garantire proposte di qualità per gli studenti e per le imprese. I soggetti facenti parte di un ecosistema possono essere diversi: centri di formazione professionali, aziende, associazioni di categoria, università, sigle sindacali, enti del terzo settore…

Dopo le difficoltà incontrate a causa delle restrizioni COVID, ad ottobre 2021 sono partite le study visit. Siamo partiti con i Paesi Baschi, a Durango per poi spostarci a Brema, In Germania. Lunedì partiremo per l’Irlanda del Nord, direzione Belfast e per finire, nel mese di giugno ospiteremo i nostri partner qui a Bergamo. Le attività del progetto non si concluderanno qui, ma andranno avanti fino ad agosto 2023. In questo ultimo anno, dopo una attenta analisi delle buone pratiche osservate e dopo la scelta di quelle considerate “trasferibili” , partirà la sperimentazione nei percorsi di HVET (alta formazione professionale) all’interno dei centri che hanno aderito al progetto (in questo caso, in Italia, ENGIM).

Una bella e nuova esperienza che mi sta regalando una diversa percezione di cooperazione internazionale che non per forza deve essere legata ad un settore “emergenziale” ma che dà la possibilità di costruire opportunità di formazione e di lavoro per le nuove generazioni, sempre più “europee” e desiderose di conoscere ed imparare.

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Questa voce è stata pubblicata il 29 aprile 2022 da in Educazione, Esperienze sul campo/Reportage, Politica europea, Scuola.
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