A cura di Stefano Remuzzi
Il 60% della popolazione mondiale vive attualmente con meno di 1500 dollari annui. La stessa cifra che spendiamo in un anno per mantenere il nostro cane o il nostro gatto. Ciò significa che il 60% della popolazione mondiale ha un reddito più basso dei nostri animali domestici.
Cosa dice l’economia rispetto a questa questione?
Bhe, dare la colpa all’economia non è una cosa corretta così come non lo è darla alla finanza. Se proprio dobbiamo cercare un colpevole lo possiamo trovare nell’uomo, o comunque in chi in questi decenni ha gestito il mondo finanziario ed economico, ma anche a chi come noi, in questi anni, non è stato capace di prendersi la responsabilità delle proprie scelte
L’economia di fatto è una scienza, una scienza che studia e aiuta nella gestione del risparmio e delle risorse. La sua etimologia greca è composta da OIKOS (casa, intesa come gestione dei bene familiari) e NOMOS (norma o legge), Praticamente Economia significa “LEGGE CHE REGOLA LA GESTIONE DEI BENE FAMILIARI”. Cosa c’è di più vicino alla nostra vita e alle nostre giornate?
Ciò che invece ha caratterizzato questi anni è stata una politica economica non di certo orientata al risparmio e alla gestione, ma invece più indirizzata al consumo e alla produzione. Un consumo spasmodico, non solo materiale ma anche delle risorse naturali del pianeta.
Questi mesi difficile che hanno preceduto questo articolo e molto probabilmente che lo seguiranno, metteranno a dura prova il sistema economico, messo già in ginocchio dai mesi di lockdown.
Quali sono le nuove sfide che ci si presenteranno in futuro? Ne metto in luce tre che credo possano dare qualche spunto per poi ulteriori riflessioni: La tecnologia sempre più pervasiva, lo sfruttamento delle risorse del pianeta, la ridistribuzione del reddito.
LA TECNOLOGIA PERVASIVA
Ci siamo accorti soprattutto in questi mesi che la tecnologia fa sempre più parte della nostra vita. Nel periodo di lockdown ce ne siamo accorti tutti e molti lo stanno ancora sperimentando. Una tecnologia che entra sempre di più nelle nostre vite e che modifica il modo di vivere le nostre relazioni, affettive ma anche lavorative. Una tecnologia spesso demonizzata e rifiutata ma che in questa occasione ha salvato relazioni e posti di lavoro. Quali le prospettive future?
LO SFRUTTAMENTO DELLE RISORSE DEL PIANETA
La pandemia di COVID-19 ci ha insegnato come si può vivere in un mondo meno inquinato. Il mondo del lavoro e dell’economia è davanti ad una grande sfida. Lo sono davanti gli imprenditori e i consumatori. I primi che dovrebbero essere più attenti alle nuove economie circolari, considerando il prodotto nel suo intero ciclo di vita e non solo come figlio della produzione in senso stretto. i consumatori invece ai quali è consegnata una grande responsabilità di scelta davanti ai loro acquisti e ai loro comportamenti
LA RIDISTRIBUZIONE DEL REDDITO
Ovviamente non possiamo pretendere o sognare di essere tutti ricchi, ma si può auspicare ad un mondo dove ognuno possa avere la giusta quantità di denaro per poter vivere con dignità e gioia la propria vita.
A quale benessere vogliamo puntare? Quali le altre sfide che questo tempo ci porrà davanti? Ci saranno nuove figura imprenditoriali, giovani, creative, attente, capaci di fare impresa e di vivere il mondo dell’economia e della finanza come supporto alla sostenibilità intesa in senso ampio? Saremo capaci di accettare e cavalcare le nuove sfide? Come cambieranno gli equilibri politici ed economici mondiali?
Ovviamente non abbiamo delle risposte a queste domande, ma vi lasciamo la possibilità di pensarci…