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Appunti di Cooperazione Internazionale

Chi è Fethullah Gülen?

A cura di Luca Martinengo

Negli articoli precedenti riguardanti la Turchia, si è accennato alla figura importante ma alquanto contorta di Fethullah Gülen, soprannominato il Maestro dai suoi seguaci. In questo scritto tenterò di inquadrare, spero nel miglior modo possibile, questa importante figura turca.

Fethullah Gülen nacque a Pasinler, cittadina a 40 chilometri da Erzum, nella profonda Turchia orientale, il 27 aprile 1941. Nella sua giovinezza fu un discepolo del filosofo musulmano Said Nursi, il cui pensiero si basava su di una rinascita dell’Islam nel territorio turco e sulla spiritualità dell’individuo. Per saperne di più >>>

Hocaefendi, ovvero il Maestro, come lo chiamano i suoi seguaci, fondò la sua comunità, chiamata Hizmet, durante gli anni Settanta su incarico dello Stato Maggiore delle Forze Armate, intenzionato a proporre un nuovo Islam che allontanasse i giovani dal comunismo. La sua teologia politica, che puntava, e punta, sul costruire una società civile come un mix tra la base multiculturale del sistema ottomano e l’ispirazione alla modernità dello Stato, ebbe come punto d’appoggio un ampio sistema etico-educativo che metteva, e mette, in relazionel’Islam, lo Stato e la secolarizzazione, i Diritti Umani, il pluralismo e la globalizzazione. Tutto ciò era visto dai militari come una soluzione per garantire la stabilità dello Stato, colpita dallo scontro tra sinistra radicale e destra nazionalista. Grazie a questa protezione dell’esercito il movimento riuscì a svilupparsi in tutta la Turchia. Un ruolo molto importante ricoperto da Hizmet fu alla fine della Guerra Fredda, quando il governo turco la “usò” come tramite per riaffermare la propria autorità sulle aeree turcofone liberate dalla dominazione sovietica.

Sulla base di questo potere la CIA decise di entrare in contatto con la comunità Hizmet. Bush Senior, per impedire all’Iran, allora considerato “Stato canaglia”, di occupare il vuoto lasciato dai russi in Asia Centrale, chiese aiuto all’Islam sunnita dei gulenisti. Nel febbraio 1992, in occasione di un viaggio nella regione, il Segretario di Stato James Baker III invitò i neonati governi locali a “seguire l’esempio turco rifiutando il modello iraniano”. Tra il 1990 e il 1995 nacquero nei territori del Kazakistan, Turkmenistan, Uzbekistan, Kirghizistan e Tagikistan centinaia di Madrase collegate alla Turchia, che diventarono avamposti dell’intelligence americana. A seguito di questa azione la Russia arrestò numerosi esponenti del movimento. Per saperne di più >>>

Gülen iniziò la sua attività di predicatore negli anni Ottanta interessando la classe media, comprendendo intellettuali, professionisti ed imprenditori e ponendosi al di fuori dei partiti esistenti. La sua opera puntava sul trasmettere i messaggi legati all’attivismo e al sacrificio personale per il benessere di tutti. La sua azione di coinvolgimento si sviluppò grazie alle numerose adesioni e riconoscimenti, anche a livello internazionale. Ebbe grande successo grazie alla sua abilità di presentare l’Islam in modo liberale ed inclusivo. Hizmet, accogliendo diversi gruppi culturali ed etnici, contribuì a diffondere l’idea che scienza e religione possono essere legate. L’Islam, secondo Gülen, rappresenta la moralità (Kişilik) e l’identità (Kimilik) che si deve insegnare attraverso un’intensa attività educativa.

Il movimento ha tuttora a disposizione numerose università, scuole, residenze per studenti, campi estivi, ospedali i quali, tramite anche l’utilizzo di registrazioni, libri e trasmissioni, servono a diffondere il messaggio di Gülen, la sua etica ed il suo standard intellettuale, puntando quindi sulla disciplina della condotta-esempio. L’azione pedagogica del Maestro è fortissima e vastissima, comportando anche un’avversione nei confronti delle tentazioni e le deviazioni del mondo moderno occidentale, pur non opponendosi del tutto all’Occidente in quanto tale.

La zona di maggior influenza del movimento fu, ed è, l’Anatolia centro-orientale, dove la gente che entra a far parte del Hizmet costituisce la borghesia emergente. L’individuo che entra nel movimento, secondo quanto sostenuto dal leader, è colui che “crede nella propria fede, nel suo potenziale e che in ciò che fa vede la fonte del proprio piacere, ma anche il senso del dovere”. Il movimento, tramite reclutamenti ben regolati, mira a creare una Turchia con una base identitaria turco-islamica.

La comunità continuò a crescere fino al Colpo di Stato “post-moderno” del 28 febbraio 1997 con il quale ebbe inizio un’ attività di lotta, da parte dei militari, nei confronti del movimento visto come minaccia alla laicità dello Stato. Gülen venne invece fatto passare come un influenzatore che, con numerosi mezzi illeciti, intendeva spingere il paese verso un governo teocratico. A seguito di queste accuse, il Maestro si auto esiliò in Pennsylvania, nel marzo 1999.

In poco più di dieci anni negli States furono messi in opera più di cento istituti privati (Charter schools); decine di centri di ricerca, tra cui la Virginia International University e il Rumi Forum, e persino un canale televisivo, Ebru Tv, dove vengono trasmesse serie tv turche. Unico momento di tensione lo si ebbe tra il 2006 e il 2008 quando il Maestro fu accusato dal Presidente Bush Junior di essere l’ispiratore della politica islamista professata dall’AKP. Fu quindi ordinato che fosse rimpatriato. Per scongiurare ciò si mossero i vertici dei servizi segreti come pure Condoleezza Rice, allora Segretario di Stato degli Stati Uniti, riuscendo a convincere la Corte di Philadelphia a concedere la residenza permanente a Gülen, per le capacità dimostrate nel campo dell’istruzione.

A partire dal 2003 Hizmet ed AKP unirono le forze per poter isolare i kemalisti del partito CHP e per prevenire un nuovo Colpo di Stato dei militari. Primo esempio fu l’inchiesta Ergenekon che, grazie all’attività di diffusione dei media gulenisti ed al lavoro posto in essere dal governo, portò all’arresto di decine di ufficiali delle Forze Armate.

L’idillio tra lo schieramento di Erdoğan e il movimento Hizmet di Fethullah Gülen cominciò a rompersi alla fine degli anni Duemila. Il Maestro, infatti, iniziò a non apprezzare le mira assolutistiche e la retorica anti israeliana del Primo Ministro, criticandolo pure per la scelta di avvicinarsi al Partito dei lavoratori Curdi (PKK). Erdoğan, invece, temeva che Hocaefendi, una volta limitato il potere dei militari, volesse rimpiazzarlo con un componente del suo movimento. La diatriba tra i due è ancora tutt’ora in atto e margini di riavvicinamento, per il momento, non si vedono.

  • Libro consigliato: Nocera, Lea, The Gülen Media Empire. The Monographs of Arab Media Report, Reset Doc, Roma, 2015
  • Piatto Consigliato: Baklava

Un commento su “Chi è Fethullah Gülen?

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