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Appunti di Cooperazione Internazionale

Cos’è la microfinanza e quali sono i suoi prodotti?

A cura di Carlo Riva

Risulta piuttosto frequente sentire la parola “microcredito”, spesso associata ad altri concetti ormai quotidiani, quali “lotta alla povertà”, “aiuto ai poveri”, “paesi ricchi e paesi poveri”. Più raramente si sente invece il termine “microfinanza”, sul quale cercherò di fare un minimo di chiarezza. I concetti di “microfinanza”  e di “microcredito” sono legati ma ben distinti: si rivolgono alla stessa tipologia di clientela, di destinatario, ovvero persone “escluse” o “non bancabili”, ma non offrono gli stessi servizi.

Il termine “microfinanza” è composto da due parole distinte: “micro” e “finanza”. “Micro” significa di piccole dimensioni in termini assoluti (assoluti in quanto non relativi, ovvero indipendentemente dal fatto che siano paragonate a qualcos’altro), mentre il termine “finanza” nasce con una finalità sociale: spostare risorse da soggetti che ne dispongono (i risparmiatori) a soggetti che ne hanno bisogno. Una definizione calzante di microfinanza ci viene fornita dalla Banca Mondiale, ne propongo qui una sintesi: “la microfinanza riguarda i servizi finanziari di piccole dimensioni – soprattutto credito e risparmi – offerti specialmente a persone che si occupano di agricoltura, pesca o allevamento, che gestiscono piccole imprese di produzione, riciclaggio, riparazione o vendita di prodotti. E’ l’offerta di prodotti e servizi finanziari a clienti che per la loro condizione economico-sociale hanno grandi difficoltà di accesso al settore finanziario tradizionale”. Per saperne di più >>>

La storia della microfinanza è strettamente legata alla diffusione del microcredito. All’inizio del XIX secolo si è assistito a una prima forma di sviluppo di istituzioni di microfinanza, basate su un modello di tipo cooperativo e mutualistico.Un esempio sono le casse rurali e le banche di credito cooperativo sviluppatesi in Italia. Un avvenimento significativo è stato la fondazione della Grameen Bank in Bangladesh da parte di Muhammad Yunus, insignito del premio Nobel per la Pace nel 2006 “per gli sforzi diretti a promuovere lo sviluppo economico e sociale dal basso”. Per saperne di più >>>

Le attività di un’istituzione di microfinanza si dividono in:

  • microcredito, ovvero prestiti monetari di piccoli importi;
  • servizi di risparmio, ovvero servizi che danno la possibilità alla clientela di aprire conti correnti in cui depositare piccoli risparmi. Non bisogna comunque dimenticare che, specialmente nei Paesi in Via di Sviluppo, la scarsa presenza di istituzioni finanziarie, prime tra tutte le banche, risulta molto difficile per le persone proteggere e far fruttare i propri risparmi. Per questo motivo, essi si affidano sempre più spesso all’economia non tradizionale/non formale, con costi e risultati molto più incerti. Inoltre, attraverso il risparmio, gli istituti di microfinanza sono in grado di erogare prestiti senza dover ricorrere a finanziamenti esterni;
  • canalizzazione delle rimesse, ovvero creazione di servizi che consentono un trasferimento di denaro dagli immigrati verso le loro terre d’ origine;
  • micro – assicurazioni, ovvero prodotti assicurativi per le fasce di popolazione più povere e solitamente escluse, per dar loro la possibilità di proteggersi dai rischi ai quali sono esposti;
  • sistemi di pagamento, ovvero strumenti e procedure per ridurre gli spostamenti materiali di denaro da un soggetto all’altro. Tutto è fatto per promuovere metodi di pagamento più sicuri, bancomat, carte di credito all’interno delle fasce della popolazione più svantaggiate;
  • microleasing, ovvero fornire la possibilità di poter usufruire del prodotto finanziario del leasing anche su acquisti di piccolo importo con costi di gestione pratica molto più contenuti;
  • housing microfinance, ovvero la concessione di mutui o di credito alle famiglie, alle microimprese e ai piccoli risparmiatori al fine di apportare miglioramenti o ampliamenti alle proprie abitazioni.

Muhammad Yunus, creatore della Grameen Bank

Per fare un po’ di chiarezza sulle funzioni sopra elencate può risultare opportuno fornire alcuni dati: il numero di fruitori di progetti di microfinanza in tutto il pianeta è pari a 203.509.307 individui. Ciò nonostante, il numero di famiglie che ancora vivono sotto la soglia di povertà assoluta è pari a 557.922.225.

N. istituzioni e progetti di Microfinanza (31.12.2012) 3.718
N. totale di destinatari raggiunti (al 31.12.2012) 203.509.307
N. totale di destinatari raggiunti (al 31.12.2012) sotto la soglia di povertà assoluta 115.584.445
N. totale di destinatari raggiunti (al 31.12.2012) sotto la soglia di povertà assoluta, donne 96.254.209
N. di membri di famiglie raggiunte sotto la soglia di povertà assoluta 557.922.225

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Il 26 febbraio 2008 è stata creata la Rete Italiana di Microfinanza (RITMI). Essa rappresenta l’insieme dei soggetti, operatori, consulenti, centri studi, ricerche e promotori che operano nell’ambito della microfinanza in Italia. L’obiettivo è quello di offrire una soluzione alle problematiche e alle esigenze di tutte le istituzioni che operano in tale contesto nonché sensibilizzare, diffondere, consigliare e promuovere la microfinanza nelle sue varie forme. La RITMI è parte integrante di un progetto europeo,  essendo connessa con l’ European Microfinance Network (EMN).      Per saperne di più >>>

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